Consiglio comunale: via libera al PGTDall'Ufficio Stampa del Comune di Milano: Milano, 4 febbario 2011 - “Una Milano più aperta e più attrattiva. Dopo trent’anni Milano ha un nuovo piano urbanistico. Un piano innovativo per una città dinamica.. Uno strumento aperto al contributo di tutte le componenti della città, frutto di un grande lavoro di squadra, per una Milano sempre più vivibile, più dinamica e competitività”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti ha commentato l’approvazione del Pgt, passato in Consiglio comunale con 34 voti favorevoli, 1 astenuto e 2 contrari. “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo – ha proseguito il Sindaco –. Grazie, in particolare, ai Consiglieri di maggioranza, al presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri, alla Giunta, all’assessore Carlo Masseroli, ai tecnici che con impegno hanno lavorato a questo documento, e grazie ai milanesi che hanno partecipato con entusiasmo e tante proposte". IL PIANO - Nove linee della metropolitana in più, 22 nuovi parchi per un totale di verde in più pari a 120 volte il parco Sempione, 30 mila alloggi a prezzi calmierati, 18 milioni di metri cubi di costruzioni in aree oggi abbandonate, come gli ex scali ferroviari: sono queste le promesse della «rivoluzione urbanistica», contenuta nel nuovo Piano di governo del territorio (Pgt) ribattezzato «Milano per scelta», ora licenziato dal Consiglio comunale in via definitiva. Il voto del Pgt si è chiuso con un intervento del sindaco Letizia Moratti, che ha voluto ringraziare l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli, la giunta, il consiglio comunale, il presidente della commissione Urbanstica Carmelo Gambitta e i funzionari del settore che hanno lavorato al Piano. Dopo aver terminato l’intervento, il sindaco ha richiesto la parola per aggiungere i ringraziamenti al presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri. MORATTI: «RIPOSTE POLITICHE» - «Dopo 30 anni abbiamo un nuovo Piano di governo del territorio. E’ stato un percorso ampio e che ha visto il coinvolgimento di tutti. I ringraziamenti in consiglio li ho fatti con assoluta convinzione», ha dichiarato il sindaco Letizia Moratti dopo l’approvazione del Pgt. «Con il nuovo Pgt avremo una città più aperta e attrattiva. E’ un piano che garantisce più servizi, più verde, più trasporti pubblici». Il sindaco non ha voluto prendere in considerazione le minacce dell' opposizione di rivolgersi al Tar, limitandosi a stigmatizzare la scelta del centrosinistra: «La politica deve dare risposte politiche e non ricorrere alla magistratura». Dopo i ringraziamenti di rito nell'aula del Consiglio comunale, il sindaco ha voluto festeggiare con gli esponenti della maggioranza e con l'assessore all'Urbanistica Carlo Masseroli il risultato raggiunto con un brindisi al Bar Zucca in Galleria Vittorio Emanuele. «PASSAGGIO STRAORDINARIO» - Il sottosegretario alle Infrastrutture e neocoordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani, plaude al risultato raggiunto: «Il Pgt arriva dopo 30 anni. Credo che il gruppo consiliare, dopo aver addirittura affrontato quasi 5mila osservazioni, abbia fatto davvero un passaggio straordinario, un impegno da parte di tutti». E sul tema inquinamento ha aggiunto: «Il nuovo Pgt prevede 116 parchi. Io credo che questa sia una delle risposte migliori a quello che può essere un tema di carattere ambientale, come quello delle polveri sottili». LA PROTESTA - «La procedura con cui è stato approvato questo Pgt è una presa in giro», è invece il commento di Legambiente. «Le migliaia di osservazioni presentate dalla società civile sono state completamente escluse dalla discussione - dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia -, violando la norma che prevede che il Piano sia costruito anche sulla base delle proposte dei cittadini. Milano aveva assolutamente bisogno di un buon Pgt ma doveva essere il piano di tutti e della città, invece si è trasformato in un piano per pochi. I nostri avvocati sono già al lavoro, valuteremo ogni possibilità compresa quella di intentare azioni legali contro chi, con un palese colpo di mano, ha ucciso la partecipazione della cittadinanza». Redazione online Commenti (1) |
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