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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 04-02-2011 alle 22:15 Leggi/Nascondi

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Consiglio comunale

Via libera al Pgt

Il Consiglio Comunale ha varato definitivamente il Piano di governo del territorio. Moratti e Masseroli: “Un grande risultato per Milano. Un piano innovativo per un città dinamica”

Milano, 4 febbario 2011 - “Una Milano più aperta e più attrattiva. Dopo trent’anni Milano ha un nuovo piano urbanistico. Un piano innovativo per una città dinamica.. Uno strumento aperto al contributo di tutte le componenti della città, frutto di un grande lavoro di squadra, per una Milano sempre più vivibile, più dinamica e competitività”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti ha commentato l’approvazione del Pgt, passato in Consiglio comunale con 34 voti favorevoli, 1 astenuto e 2 contrari.

“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo – ha proseguito il Sindaco –. Grazie, in particolare, ai Consiglieri di maggioranza, al presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri, alla Giunta, all’assessore Carlo Masseroli, ai tecnici che con impegno hanno lavorato a questo documento, e grazie ai milanesi che hanno partecipato con entusiasmo e tante proposte".

"Con il nuovo Piano di Governo del Territorio il verde tornerà a essere una caratteristica predominante della nostra città, costruire non significherà più consumare suolo pubblico ma valorizzare l’esistente e lo sviluppo immobiliare sarà sempre collegato all’offerta di adeguati servizi pubblici. Saranno assicurate nuove condizioni di vivibilità e di libertà per i cittadini e Milano si doterà di una rete integrata di trasporto pubblico, che ci equiparerà alle grandi capitali internazionali”.

“Il Pgt che abbiamo approvato oggi è una riforma liberale – ha sostenuto l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli –. La vera ambizione del Piano è stata da noi sintetizzata nel suo titolo: ‘Milano per scelta’. Significa poter dire e sentir dire con convinzione ‘io scelgo Milano’. Scelgo Milano per vivere, scelgo Milano per far crescere i miei figli, scelgo Milano per  il mio business, scelgo Milano per studiare, scelgo Milano per divertirmi, scelgo Milano! Perché accada c’è bisogno del nostro impegno, della nostra responsabilità, della nostra libertà: c’è bisogno di ciascuno di noi. Questo è il cuore del Piano. I vecchi strumenti urbanistici si fondavano su due parole chiave: centralismo (bisogno di servizi predefinito e immutabile nel tempo) e uniformità (poco, ovunque e uguale per tutti). Oggi abbiamo proposto che siano sostituite da: sussidiarietà (ognuno in qualsiasi momento definisce quali e quanti servizi chiedere a chi vuole) e flessibilità (molto e dove a chi serve)”.

“Da domani - ha concluso l’assessore Masseroli - si avvieranno 5 cantieri di lavoro a cui ne seguiranno certamente altri. Housing sociale: realizzazione di 30.000 alloggi diffusi in città, promozione dell’agenzia per la casa, riqualificazione dei quartieri degradati. Trasporti. Più strade e più metro: circle line, tunnel Linate-Expo, completamento metrotranvia nord. Energia. Milano classe A: bollette meno care, aria più pulita. Milano città agricola: il parco Sud e le sue cascine. Servizi: spazi gratis per chi vuole intraprendere e fare servizi contribuendo al bene comune. Sistema di accreditamento. Questa è la Big Society milanese”.

“Mobilità e ambiente – ha concluso il Sindaco – sono due dimensioni attraverso le quali si esprime la vivibilità di una città: una sintesi che il Pgt fa sua. Grazie a tutti coloro che hanno dimostrato di avere davvero a cuore la nostra città e il suo futuro”.


Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_febbraio_4/nuovo-piano-regolatore-pgt-approvato-181400849189.shtml

liquidato con una quarantina di votazioni l'esame delle 4.765 osservazioni dei cittadini

Approvato il nuovo Pgt con i soli voti della maggioranza: «Pronti a ricorso»

L'opposizione ha abbandonato l'aula al momento dello scrutinio, con tanto di cartelli «Non finisce qui»

MILANO - Dopo trent'anni Milano si affida a un nuovo piano regolatore per ridisegnare il volto della città dell'Expo del 2015 con uno sguardo prospettico che arriva fino almeno al 2030. Il via libera al provvedimento, considerato il più importante del mandato dal sindaco Letizia Moratti, è stato approvato con i soli voti della maggioranza (compreso l'Udc, ma non Fli) mentre l'opposizione è salita sulle barricate, abbandonando l'aula al momento dello scrutinio, con tanto di cartelli «Non finisce qui», annunciando di ricorrere al Tar. Per arrivare al via libera entro la scadenza tassativa del 14 febbraio il centrodestra ha imposto un metodo di lavoro d'aula che ha liquidato con una quarantina di votazioni l'esame delle 4.765 osservazioni dei cittadini. E proprio la presunta violazione delle prerogative del Consiglio comunale spingerà molti esponenti dell'opposizione a rivolgersi al Tribunale amministrativo per invalidare un provvedimento giudicato «illegittimo». Il Pgt è da sempre stato osteggiato dall'opposizione per la sua «filosofia» di base, che sancisce la fine degli antichi vincoli urbastistici a favore dello sviluppo della città «flessibile», dove la possibilità di costruire nuove abitazioni è legata all'esistenza di servizi e trasporti.

IL PIANO - Nove linee della metropolitana in più, 22 nuovi parchi per un totale di verde in più pari a 120 volte il parco Sempione, 30 mila alloggi a prezzi calmierati, 18 milioni di metri cubi di costruzioni in aree oggi abbandonate, come gli ex scali ferroviari: sono queste le promesse della «rivoluzione urbanistica», contenuta nel nuovo Piano di governo del territorio (Pgt) ribattezzato «Milano per scelta», ora licenziato dal Consiglio comunale in via definitiva. Il voto del Pgt si è chiuso con un intervento del sindaco Letizia Moratti, che ha voluto ringraziare l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli, la giunta, il consiglio comunale, il presidente della commissione Urbanstica Carmelo Gambitta e i funzionari del settore che hanno lavorato al Piano. Dopo aver terminato l’intervento, il sindaco ha richiesto la parola per aggiungere i ringraziamenti al presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri.

MORATTI: «RIPOSTE POLITICHE» - «Dopo 30 anni abbiamo un nuovo Piano di governo del territorio. E’ stato un percorso ampio e che ha visto il coinvolgimento di tutti. I ringraziamenti in consiglio li ho fatti con assoluta convinzione», ha dichiarato il sindaco Letizia Moratti dopo l’approvazione del Pgt. «Con il nuovo Pgt avremo una città più aperta e attrattiva. E’ un piano che garantisce più servizi, più verde, più trasporti pubblici». Il sindaco non ha voluto prendere in considerazione le minacce dell' opposizione di rivolgersi al Tar, limitandosi a stigmatizzare la scelta del centrosinistra: «La politica deve dare risposte politiche e non ricorrere alla magistratura». Dopo i ringraziamenti di rito nell'aula del Consiglio comunale, il sindaco ha voluto festeggiare con gli esponenti della maggioranza e con l'assessore all'Urbanistica Carlo Masseroli il risultato raggiunto con un brindisi al Bar Zucca in Galleria Vittorio Emanuele.

«PASSAGGIO STRAORDINARIO» - Il sottosegretario alle Infrastrutture e neocoordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani, plaude al risultato raggiunto: «Il Pgt arriva dopo 30 anni. Credo che il gruppo consiliare, dopo aver addirittura affrontato quasi 5mila osservazioni, abbia fatto davvero un passaggio straordinario, un impegno da parte di tutti». E sul tema inquinamento ha aggiunto: «Il nuovo Pgt prevede 116 parchi. Io credo che questa sia una delle risposte migliori a quello che può essere un tema di carattere ambientale, come quello delle polveri sottili».

LA PROTESTA - «La procedura con cui è stato approvato questo Pgt è una presa in giro», è invece il commento di Legambiente. «Le migliaia di osservazioni presentate dalla società civile sono state completamente escluse dalla discussione - dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia -, violando la norma che prevede che il Piano sia costruito anche sulla base delle proposte dei cittadini. Milano aveva assolutamente bisogno di un buon Pgt ma doveva essere il piano di tutti e della città, invece si è trasformato in un piano per pochi. I nostri avvocati sono già al lavoro, valuteremo ogni possibilità compresa quella di intentare azioni legali contro chi, con un palese colpo di mano, ha ucciso la partecipazione della cittadinanza».

Redazione online
04 febbraio 2011

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