Far riaprire i piccoli negozi per aumentare la sicurezza?

Ciao Fedora...leggendo il tuo post ho riveduto con gli occhi della fantasia  quello che scrivevi.

Effettivamente un  tempo era possibile farlo...oggi non più.

Partendo dal costo di un esercizio pubblico sommato alla quota di affitto dei locali e moltiplicato per la gente che entrerebbe all'interno della bottega.

Oggi come oggi o trovi qualche cosa che attira una fascia di ragazzi, del tipo introvabile... ma ambito..Tipo il Chiodo. Ricordi quello che utilizzavano  Brando e Jeames Dean nei loro famosi film...ma in una via, non possono esserci 10 negozi che vendono giubbotti in nappa alla Teddy bois...e gli altri negozi? che venderanno... Quello che ha ucciso i negozianti sono stati i centri commerciali. Dove si vendono prodotti a basso costo e ci si va a prendere il fresco quando le temperature estive diventano roventi.  In un fruttivendolo della zona 7 se comperi della frutta e degli ortaggi freschi, per una famiglia composta da 3 persone,  arrivi perfino a pagare  30 o 40 auro...con la stessa cifra al centro commerciale  fai la spesa per una famiglia di 10 persone.

E' qui la differenza.

R.

No Fedora non é utopia.

Ma il mondo va avanti così e se uno é il proprietario dell'esercizio commerciale. Tu dicevi  la gelateria e ha una rendita esterna é fattibile... ma a nessuno verrà in mente di lavorare senza ottenere un giusto profitto.

Però tutto ciò che hai scritto é bello é romantico sembra di sfogliare un vecchio libro di ricordi

io lo condivido. Chissà se altri la pensano in ugual modo.

Buona serata

R

Ben si addice questo argomento dopo che la coppia Moratti/De Corato ha deciso "per un giro di vite" anche al Corvetto! Non ha forse visto, girando travestita la sera, che il problema non è chiudere gli esercizi "prima", anche perché se passasse ovunque si trovi una panchina - sia di giorno che di notte -, troverebbe gruppi di baldi giovani che si sono già organizzati con abbeveraggi vari e bivaccano nottetempo... (però, anche di giorno poiché - si presume - non lavorino...) Quindi si dovrebbe andare a controllare di cosa vivono questi baldi giovani e forti, che stanno giorno e notte sulle panchine e che possiedono cellulari, auto, e hanno comunque soldi in tasca per mangiare e bere... Esercizi aperti, anche fino a tardi, significa rimettere la gente per la strade, significa riappropriarsi degli spazi, della città, significa girare con meno paura perché sai che c'è più vita in giro! Suvvia, non ci vorrebbe un grande sforzo...

Non voglio dare "colpe" per forza a qualcuno; i "clienti" ci sarebbero, soprattutto i pensionati non motorizzati che andrebbero volentieri sotto casa a far spesa e quattro chiacchiere. Milano è una città "anziana", ma non fatta per gli anziani (Non è un Paese per Vecchi... no?) Ci sono anche mamme a casa in maternità che eviterebbero volentieri di portarsi i neonati nel super mercato. Ci sono coloro che lavorano, tornano a casa in fretta e non hanno in casa il sugo!... Scendere sotto casa potrebbe essere un sollievo... A noi i negozi sotto casa li han chiusi, ne sentiamo la mancanza e si dice che l'Aler voglia un affitto poco equo... Voci di Corridoio e di aspiranti commercianti...(io sarei tra gli aspiranti clienti...)

Cordiali saluti

Fedora Ramondino