Adesso tocca a noi: il PGT e la zona 2Il 20 settembre, presso la casa della carità di via Brambilla si svolto il primo incontro dell’iniziativa di Informazione e ascolto sul PGT dedicato alla zona 2, iniziativa promossa da Libertà e Giustizia, Legambiente, Arci e Acli , alla quale ha aderito anche Fondazione RCM. C'erano quaranta o più persone, tra cui, oltre a don Colmegna e a Franco Beccari, Damiano di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, consiglieri comunali, esperti e consiglieri di zona, rappresentanti di comitati e associazioni del quartiere, e cittadini interessati al tema. Il dibattito è stato moderato da Franco Beccari di Legambiente, la presentazione tecnica è stata condotta da Pero Lembi ( Politecnico di Milano) è durata dai trenta/quaranta minuti con l'obiettivo di dare una informazione di massima su cosa sia il PGT e quali sono le principali declinazioni nella zona 2. Il dibattito si è prolungato sino alle 23,45.Le slide sono state un supporto visivo alla presentazione. Dallo scorrere delle immagini sono emerse le carenze, l’indeterminatezza e la complessa nebulosità del piano che si possono riassumere su quattro punti salienti:
Per quanto riguarda le schede NIL ( Nuclei di Identità Locale) -analisi delle particelle di zona- pur rappresentando un’analisi, che si può dire approfondita per quanto riguarda la simbologia adottata e dati indicati, rivela una forte carenza nel individuare le reali necessità della popolazione della zona. Carente l’individuazione definitiva delle strutture nell’ambito socializzazione dei cittadini. Dagli interventi di don Colmegna e seguenti, sono emerse molto domande sul come proporre e concretizzare le osservazioni.Don Colmegna ha proposto di fare una sorta di bigino contenente le questioni più rilevanti, i nodi più caldi (perequazione, ecc.). Molti altri si chiedevano come fare osservazioni o come influire su questioni locali (della zona 2) che andavano: - dal muretto da abbattere in piazza Costantino; - ad un intervento di edilizia popolare (via Idro) già approvato e che non vorrebbero; - alle problematiche del parco Trotter. In generale le persone hanno evidenziato una chiara e profonda preparazione sulle questioni pratiche di zona, dimostrando di essere espressione di un quartiere socialmente ricco e vitale. A queste domande gli organizzatori degli incontri hanno sottolineato lo scopo primo di questa iniziativa, e cioè di portare nelle zone di Milano il dibattito sul PGT, per informare e dare la possibilità ai partecipanti, come singole persone, associazioni, comitati di quartiere, di proporre osservazioni facendosi aiutare nella loro formulazione da realtà quali: PD, Rete Civica, Chiamamilano. Commenti (0)
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