Milano e Francesco Petrarca, anno zero?
È  allo studio da parte del Comune di Milano un progetto di recupero e  gestionale per Cascina Linterno, prezioso ma fragile monumento legato a  Francesco Petrarca nel suo lungo periodo milanese presso la signoria dei  Visconti (1353-61).
Purtroppo  non viene esclusa, nella fase decisiva per questa testimonianza arcaica  milanese, l'ipotesi di cancellare Petrarca dal progetto di Cascina  Linterno. Un'ipotesi sconvolgente, un vero omicidio culturale che  equivarrebbe a non eseguire analitiche indagini di datazione dei  preziosi muri e dei dipinti presenti negli intonaci più antichi (Metodo  del 14C, termoluminescenza, analisi isotopica del piombo,  archeomagnetismo, ecc) che potrebbero rivelare tesori d'arte nascosti.
Se  cosi' disgraziatamente accadesse, estromettendo il Poeta precursore  dell'Umanesimo dalla progettualità di Cascina Linterno e cancellando il  periodo agreste del periodo milanese di questo sommo poeta, esponente  della triade (Dante, Petrarca e Boccacio) dei fondatori della nostra  lingua, ebbene sarebbe una sconfitta per tutti.
Senza  Petrarca, Cascina Linterno non è che una delle tante cascine che  sopravvivono nella pianura padana: non solo la Cascina, ma anche le  preziosi aree agresti medievali di pertinenza risulterebbero molto  esposte alla speculazione.
L'attività  culturale svolta dall’Associazione Amici Cascina Linterno è un vero  faro di luce in una periferia altrimenti spenta; di questa attività  culturale, Petrarca è stato uno dei pilastri ineludibili.
La sua presenza è da testimonianze coeve, sempre data per certa e le ultime indagini non fanno che confermarla.
Il  mio lavoro di ricercatore storico e di archivista della Certosa di  Garegnano mi porta a dare particolare credito alla presenza di Petrarca  alla Cascina Linterno, proprio per quella che si può definire una  probabilità storica ben documentata.
La  presenza di Petrarca nel progetto Linterno non è di ostacolo  all'aspetto agricolo di Cascina Linterno, anzi ne è un naturale  complemento proprio per la passione che il poeta aveva per il mondo  agricolo, attività che lui stesso praticava con grande passione.
Va  sottolineato che la componente progettuale petrarchesca non sarebbe  particolarmente onerosa, armonizzandosi con il resto della  ristrutturazione e costituirebbe un importante contributo di  valorizzazione e di richiamo nazionale ed internazionale.
Petrarca  sarebbe l'aspetto che renderebbe Cascina Linterno unica e irripetibile,  soprattutto quale 'perla culturale' dell'EXPO 2015.
Le  altre case petrarchesche a Milano sono scomparse: la presunta dimora  presso la Certosa di Garegnano è sempre stata oggetto di dibattiti senza  avere una collocazione documentata da fonti precise.
Solo  l'antica "Infernum", l'attuale Cascina Linterno, ha un supporto storico  credibile e coordinate geografiche riscontrabili negli incunaboli  realizzati dalla metà del XV secolo e nelle cinquecentine del secolo  successivo.
Analizzando  le altre case attribuite a Petrarca: la casa di Valchiusa in Provenza è  un falso, eppure è un luogo intensamente visitato e valorizzato da  turismo francese; la casa di Parma non è certa, così come quella di  Padova: ambedue segnalate nei tour cittadini; la casa natale di Arezzo  non è sicura eppure è sede di un centro petrarchesco… 
Milano ha la fortuna di avere un'abitazione con una buona base documentaria: ignorare questo fatto sarebbe vera follia!
Impensabile  credere che la casta politica abbia il coraggio di uccidere impunemente  la "Solitudine di Linterno" di tanto Poeta, che seppe conciliare la sua  ricerca di quiete e dell’otium letterario con il soggiorno nella  popolosa e irrequieta Milano.
È  necessario fare appello a tutte le forze culturali cittadine e non, in  modo che si scongiuri un incredibile sfregio che offende tutta la  Cultura, non solo italiana ma universale. 
Roberto Gariboldi
Ricercatore storico, giornalista, archivista della  Certosa di Garegnano