PGT: osservazioni di Ciclobby, FAI, Genitori Antismog, Italia Nostra, WWF

Inviato da avatar Eugenio Galli il 17-11-2010 alle 21:05 Leggi/Nascondi
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Ciclobby, FAI, Genitori Antismog, Italia Nostra, WWF

PGT MILANO: AMPIAMENTE INCOMPLETO,

OCCORRE INTEGRARLO CON LA DIMENSIONE AMBIENTALE

 “Il PGT del Comune di Milano è ancora ampiamente incompleto e l’auspicio è che possa essere opportunamente integrato prima di essere portato in Consiglio per l’approvazione finale” è il commento in sintesi di Ciclobby, FAI, Genitori Antismog, Italia Nostra e WWF che hanno presentato il 15 novembre le osservazioni al Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Milano, adottato lo scorso luglio.

 Nonostante le critiche sollevate lo scorso ottobre dalle associazioni e dopo un anno di revisioni il giudizio resta negativo.

 “Le associazioni propongono al Comune dei tavoli di confronto sulle tematiche ambientali per risolvere i punti critici del Piano e arrivare all’approvazione di uno strumento che migliori e renda più sostenibile la qualità ambientale di Milano” dicono Ciclobby, FAI, Genitori Antismog, Italia Nostra e WWF.

Otto le criticità contenutistiche:

 1.    Il Piano non è chiaro sugli obiettivi previsti per lo sviluppo della città e prefigura un incremento del consumo del suolo che dovrebbe invece essere contenuto all’1% secondo quanto stabilito dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

2.    sul Parco sud non sono previste norme chiaramente indirizzate alla tutela e a precludere ogni nuovo insediamento.

3.    Il Piano dei Servizi non prevede il mantenimento ed il miglioramento del sistema del verde attuale in quanto non previsto dal “Documento di piano”.

4.    Mancano progetti e politiche volte al recupero dell’immenso patrimonio idrico oggi in stato preoccupante, a causa di tombinature, trascuratezze, inquinamento idrico e cementificazione.

5.    La rete ecologica comunale è del tutto avulsa da quella regionale (RER).

6.    Per quanto riguarda la mobilità, il piano è carente di dati che illustrino in modo completo gli impatti ambientali, sanitari ed economici della mobilità attuale, sostanzialmente privata, e di quella che si determinerà per effetto dell'attuazione del piano stesso.

7.    Il PGT inoltre non riconosce, a nessun livello, la mobilità ciclistica come elemento della mobilità urbana, con ciò contraddicendo anche impegni assunti in sede internazionale (Carta di Bruxelles). Il “Piano della Ciclabilità” del Comune di Milano rimane un documento di mero riferimento mai approvato dal Consiglio Comunale. Il PGT può essere l’occasione per dargli forza inserendo le sue previsioni all’interno del Piano dei Servizi.

8.    Il PGT non ingloba il "Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima” che contiene le misure per la riduzione della C02 del 20%, obbligando quindi a una costosa e inutile integrazione successiva.

Quali sono le cause di questa pianificazione scoordinata con il contesto ambientale di riferimento, che concepisce Milano come un’isola? Il fatto è che il Piano non rispetta in pieno le normative europee circa la partecipazione pubblica e la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), in quanto, nonostante le richieste e le proposte delle associazioni, non è stato aggiornato il Rapporto ambientale del Piano, tanto che le modalità e le tempistiche previste per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti non sono né definite né chiare.

Tutta questa poca chiarezza è in contrasto con gli obiettivi di piano che mirerebbero ad una città più vivibile, sostenibile ed efficiente.

SCHEDA DI SINTESI DELLE OSSERVAZIONI PRESENTATE

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Scheda di sintesi delle osservazioni
Risorsa di Eugenio Galli inserita il 17-11-2010