A suo tempo, qualcuno diventato molto noto ed importante disse: non di solo pane vive l'uomo.
Ma al di là di questa citazione, mi pare rilevante, nel discorso proposto sull'expo della conoscenza che non si voglia sostituire un tema con un altro, quanto aggiungere un elemento profondamente culturale. Una opportunità per questo paese, e per il mondo intero, di ripensare davvero a come siamo e come stiamo andando...poichè, è sotto gli occhi di tutti quasi ovunque, che la situazione di degrado economico è profonda, il rapporto con la natura difficile, anche tra le popolaizoni benestanti i disagi sono profondi, le istituzioni e la rappresentanza non godono di buona salute, gli imprenditori, sono un pò stanchi...e basta sfogliare un quotidiano (anche solo fino a metà) per essere sommersi dalla tristezza.
Come dire, o ripensiamo - a partire da linguaggi che non conosciamo - il modo in cui viviamo, è progettiamo insieme con consenso la direzione da prendere, oppure saremo responsabili di tutto quello che sta per accadere....
non è possibile solo incontrarsi e discutere, dialogare o partecipare, senza aggiungere idee nuove - punti di vista complessi con cui leggere la realtà - perchè semplicemente ci ripeteremmo le cose che ci diciamo abitualmente: stessi vincoli, stesse retoriche, stessi ostacoli, stessi blocchi di interessi...rimischiare nel profondo le carte, dal punto di vista cognitivo, è una saggia - a me pare - alternativa..a venire alle mani..cosa che in grecia stanno già facendo.
Viva l'italia...potenziale patria di un nuovo Rinascimento. Lodi a Zanotti ed al suo gruppo che da due anni balbetta e forse oggi hanno qualcosa da dire, di significativo per tutti.
Speriamo che la città nelle sue diverse componenti colga la positività di questa profonda prposyta e l'aiuti ad emergere...da qui al 2015, quando semplicemente..si aggiungerà in modo soft all'Expo....
Riccardo