La ringrazio per aver risposto e non creda che io non condivida la sua indignazione nel dover sopportare ogni giorno la maleducazione della gente; anch’io come lei penso sia giusto punirla la maleducazione.
Ma il problema che io pongo è: come punirla? La vogliamo punire indiscriminatamente? La vogliamo punire senza tener conto che i problemi di parcheggio sono antichi, sono a monte e sono in gran parte causati dalla negligenza delle amministrazioni? La vogliamo punire iniquamente facendo molta attenzione a non danneggiare troppo i più abbienti, mentre ci scateniamo sulle briciole di reddito che sono rimaste nelle tasche di pensionati, precari, operai (ma anche impiegati oramai) e disoccupati infliggendo multe sproporzionate? E’ così che vogliamo punire i maleducati? A “STRASCICO”? Catturando nella rete a maglie piccole anche chi non può fare a meno di parcheggiare male, magari perché i parcheggi non esistono o costano così cari da non essere accessibili?
Sono d’accordo con lei quando dice che a Milano molte persone fanno shopping infischiandosene degli altri. Bene, puniamole! I nostri vigili non sono automi senza raziocinio, sono professionisti che dovrebbero saper distinguere quando le infrazioni avvengono a causa della protervia dei maleducati oppure a causa di forza maggiore. Ma punire tutti a “strascico” è un’ingiustizia ideata solo per incamerare contante nelle casse comunali.
E desidererei aggiungere una nuova provocazione: da quando la Politica ha perso i valori di riferimento, il concetto universale di GIUSTIZIA ha lasciato il posto al concetto italico di CONVENIENZA. Se si reputa CONVENIENTE risolvere un problema non ha più importanza che il metodo segua criteri ispirati al senso di GIUSTIZIA.
Allora qui non è più un fatto legato alla maleducazione, ma è un problema di Civiltà: la Giustizia viene prima di tutto.
Grazie ancora: Mauro Valentini
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