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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 03-04-2011 alle 16:22 Leggi/Nascondi

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/04/03/news/il_pgt_va_rifatto_di_sana_pianta_parte_il_ricorso_dell_opposizione-14425539/


IL CASO

«Il Pgt va rifatto di sana pianta»
Parte il ricorso dell'opposizione

Il nuovo Piano di governo del territorio nel mirino di 14 consiglieri: "Ignorate le osservazioni dei cittadini". Majorino (Pd): "La giunta Moratti teme altre azioni legali e non pubblica l'atto"
di TERESA MONESTIROLI

L’avevano promesso il giorno dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale del Piano di governo del territorio: «Faremo ricorso al Tar contro un provvedimento che riteniamo illegittimo». L’hanno fatto, depositando la richiesta di valutare una decisione che è stata presa in maniera «lesiva del dirittodovere dei consiglieri di decidere sulle osservazioni al Pgt», negando la possibilità di discutere (e votare) una a una tutte le richieste di modifica presentate dai cittadini.

Due mesi dopo il via libera del documento che rivoluziona le regole urbanistiche della città si riapre così lo scontro tra maggioranza e opposizione. Con 14 consiglieri di centrosinistra (su 24) che firmano un ricorso lungo trenta pagine per denunciare le irregolarità con cui il piano, secondo loro, ha raggiunto l’approvazione finale. Tutto ruota, ancora una volta, sulla decisione della maggioranza di accorpare le 4.765 osservazioni in 8 gruppi tematici considerati, dai ricorrenti, «non omogenei» perché affiancavano osservazioni «prive di qualunque attinenza» le une con le altre, ma unificate solo dal fatto di essere state poste sotto la stessa etichetta. Un tema su cui, nei giorni caldi in cui il provvedimento era all’esame dell’aula, i partiti si sono più volte scontrati. Ma che il centrodestra ha superato imponendo a colpi di voti la propria decisione.

«Avremmo preferito risolvere la questione in aula attraverso il dibattito politico — spiega Patrizia Quartieri, consigliere di Rifondazione comunista — ma non è stato possibile. La maggioranza ci ha imposto la sua modalità e ora ci tocca dimostrare le nostre ragioni attraverso la giustizia amministrativa». Il Tar, i ricorrenti ne sono certi, «darà torto al centrodestra». Per questo si è deciso di andare direttamente alla sentenza di merito senza chiedere la sospensiva come normalmente avviene. Il rischio, dicono quelli dell’opposizione, è che il tribunale respinga la richiesta di congelare il provvedimento fino alla discussione del merito, dal momento che ancora non è stato pubblicato e che non entrerà in vigore prima di luglio. «Un ritardo che si giustifica solo con il timore delle stessa giunta Moratti di ricorsi al Tar da parte dei cittadini — commenta Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd — Per questo sfidiamo l’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli, a pubblicare il piano il più presto possibile». Fino ad allora, infatti, né le associazioni né i singoli potranno rivolgersi alla giustizia amministrativa.

Per ora, quindi, l’hanno fatto solo i rappresentati del consiglio comunale. Il ricorso, che ripercorre dettagliatamente le ultime concitate sedute riportando dichiarazioni dei consiglieri e sentenze del Tar che darebbero loro ragione, vuole dimostrare come la decisione di raccogliere 4.765 osservazioni in otto gruppi sia stata illegittima. Per sostenere maggiormente la loro tesi, i ricorrenti citano l’ultima discussione in aula quando, di fronte al gruppo di osservazioni denominato “varie ed eventuali”, il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera, chiese uno smembramento in quattro sottogruppi ritenuti a loro volta omogenei.

«È evidente che il gruppo “varie” raccoglieva tutte le osservazioni che non rientravano in nessuna delle altre sette categorie — spiegano i consiglieri — Come potevano essere omogenee fra loro?». «È chiaro che il Pgt va riscritto da capo — commenta Basilio Rizzo (Lista Fo) — e quando vinceremo le elezioni così sarà. In particolare bisognerà rivedere le regole di edificazione all’interno del Parco Sud, lo spostamento delle volumetrie in luoghi già affollati come il centro storico, e l’edilizia popolare».

(03 aprile 2011)

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