Da milano.corriere.it:
dalla parte del cittadino
Vogliamo costruire una città più respirabile
Gentile signora Bossi Fedrigotti, è passato un anno da quando il 30 gennaio 2010 i Genitori Antismog, dopo oltre 20 giorni consecutivi di superamento delle soglie di inquinamento da Pm10, scendevano in piazza per chiedere provvedimenti più incisivi nella lotta allo smog. Settimana scorsa la situazione era anche peggio di quella di un anno fa e la centralina di via Senato segnava un livello di Pm10 pari a 157 microgrammi/m3 ben tre volte il limite di 50 mg/m3 che la Comunità europea giudica pericoloso per la salute. La situazione è grave e non possiamo accontentarci di sentirci dire che, forse, si fermeranno le macchine, ora come un anno fa, per poi lasciare cadere tutto nel nulla e risvegliarci nel gennaio 2012 con gli stessi problemi. Pretendiamo che i cittadini siano messi in grado di non usare la macchina in ambito urbano, che possano avere valide alternative, che possano usare biciclette ed autobus rapidi ed efficienti. Ci piace sognare, ci piace pensare ad autobus che si muovono su corsie preferenziali e che attraversano la città in poco tempo, ci piace pensare ad una rete di piste ciclabili che ci permettano di portare i nostri figli a scuola in sicurezza, ci piace pensare a treni regionali frequenti e puliti che liberino i pendolari dall'incubo di ore di coda in tangenziale quando la mattina oltre 500 mila auto entrano in Milano. E allora rimbocchiamoci le maniche tutti quanti, destra, sinistra, centro e pensiamo come cambiare. Il prossimo anno non vantiamoci più dei grandi risultati ottenuti nel contenimento dello smog dovuto in realtà semplicemente a un anno piovoso, ma vantiamoci di cose concrete: di chilometri di piste ciclabili costruite, di corsie preferenziali costruite, di autobus acquistati e di treni frequenti e puntuali. Se tutti ci mettiamo impegno e coraggio ce la possiamo fare e presto anche i più accaniti dell'auto a tutti i costi capiranno che non conviene a nessuno far finta di nulla e che in una città piccola e piana come Milano si può vivere veramente bene, per noi e per il futuro dei nostri figli.
Giuseppe Perucelli
Belle parole le sue, nelle quali vorremmo davvero riporre fiducia. Certo, tutti insieme qualcosa potremmo fare, e non soltanto sognare, ma se la politica non dà il «la», e un «la» molto deciso, anche contro gli interessi di molti, ben poco, purtroppo, succederà. E sulle decisioni politiche in questo campo non mi sento di essere particolarmente ottimista. Pensi ai referendum per l'ambiente, per esempio, infine varati con molto ritardo: le pare possibile che serva una consultazione popolare per prendere delle iniziative che tutelino l'aria che respiriamo?
Isabella Bossi Fedrigotti
28 gennaio 2011