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Inviato da avatar Nicola Licci il 21-12-2010 alle 15:12 Leggi/Nascondi

INOLTRO UN MSG  DI "Enrico Fedrighini" 

PER SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE ONLINE: http://www.greg.it/bosco_in_citta/

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Cari Amici,
QUEST'ANNO agli auguri reciproci uniamo un'azione comune importante per il futuro della città e del territorio in cui viviamo.

L'Amministrazione comunale di Milano ha respinto la richiesta di proroga della convenzione con Italia Nostra per la gestione del Bosco in Città, che scade fra pochi giorni!

VI CHIEDO DI DIFFONDERE QUESTA MAIL OVUNQUE SIA POSSIBILE

ABBIAMO LA POSSIBILITA' DI FARE RECEDERE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DA QUESTA SCELTA SCIAGURATA: DIPENDE DAL NUMERO DI SOTTOSCRITTORI CHE RIUSCIREMO A MOBILITARE!
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Cari Amici,
in allegato potete leggere l' articolo pubblicato da Repubblica sulla situazione a rischio del Bosco in Città: l'attuale Amministrazione comunale è orientata, dopo il Parco delle Cave, a revocare la convenzione a Italia Nostra anche per la gestione del Bosco in Città.
Qual è la motivazione?
Forse quella di avere gestito bene, per oltre tre decenni, un parco urbano a costi molti inferiori rispetto a quello che avrebbe fatto qualunque altra impresa appaltatrice (si sa che certi paragoni possono dare fastidio);
Forse avere dimostrato che da una landa desolata si può costruire, insieme al lavoro di cittadini e volontari, un parco pubblico che diventa un luogo di educazione civica all'ambiente;
Forse avere l'ambizione di riportare la natura in città, perché non sta scritto da nessuna parte che una città debba essere fatta solo di palazzi e cemento;
Forse avere consentito che il Bosco si popolasse di nuovi abitanti (lepri, conigli, gufi, persino una volpe curiosa come quella del "Piccolo Principe") il che forse può dare fastidio a chi pensa che un parco urbano debba essere una sorta di luna park da riempire con strutture, gazebo, tabelloni, luminarie, sponsor...
Ho telefonato in questi giorni ad un amico di Glasgow per gli auguri di buone feste; Andrew, questo il suo nome, ha conosciuto ed apprezzato l'operato di Italia Nostra al Bosco in Città prima come volontario (anni '90) e poi come professionista (l'esperienza di Italia Nostra è nota e apprezzata a livello internazionale).
Gli ho parlato della vicenda, ripetendogli per ben tre volte che il Comune non intende rinnovare la Convenzione. Per due volte ha risposto con una delle sue sonore sghignazzate, la terza si è fatto serio e ha concluso: "A Milano siete tutti matti!".
Non credo che siamo tutti matti a Milano, e non penso nemmeno che esista una vera motivazione per la scelta di interrompere il percorso avviato negli anni settanta al Bosco in Città. Se non una, molto semplice: esistono diverse visioni della città, dell'uso degli spazi pubblici, della funzione del verde urbano.
Bisogna scegliere.
Io credo che Milano meriti un modo diverso di pensare e gestire il verde pubblico, partendo dalla valorizzazione delle migliori esperienze che questa città ha saputo esprimere in questi anni.
A partire dall'esperienza maturata al Bosco in Città grazie a Italia Nostra e a schiere di cittadini e volontari di varie generazioni.
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