Abbiamo ancora tanta strada da percorrere
Segnaliamo, per chi non lo avesse letto, un articolo molto stimolante di Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, pubblicato su la Repubblica  di martedì 7 dicembre sulle pagine nazionali, all’indomani  dell’ennesima tragedia sulle strade avvenuta in Calabria, con un gruppo  di ciclisti falciati da un’automobilista che li ha investiti  frontalmente durante un sorpasso sulla corsia opposta.
Rumiz  è, come lui stesso si definisce, un «viaggiatore con la bicicletta»:  viaggia ed osserva. E racconta con straordinaria efficacia “L’Italia che pedala pericolosamente”.
Inutile  invidiare il resto degli Stati europei, con una mobilità ciclistica  spesso a due cifre, se non riusciamo a uscire dalla sudditanza culturale  nei confronti dell’auto, che nullifica i diritti di tutti gli altri  utenti delle strade.
La  politica è indubbiamente indietro, su questi temi. Sia a livello  nazionale che locale. Ma occorre che i cittadini facciano sentire la  loro voce, dimostrando anche con le scelte quotidiane che il cambiamento  è possibile.
Fiab CICLOBBY Milano