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Il Comitato Botticelli ha elaborato 26 osservazioni al PGT e le ha condivise con i cittadini
Nelle scorse settimane il direttivo del Comitato Botticelli ha elaborato 26 osservazioni al PGT, ha organizzato un’assemblea per spiegarle ai cittadini e predisposto i moduli per consentire di sottoscriverle a coloro che le condividevano. Il direttivo ha poi depositato in Comune le osservazioni sottoscritte dai cittadini.
In allegato, i testi delle osservazioni depositate all’Ufficio Protocollo del Comune di Milano.
Il Comitato Botticelli ha voluto, con queste osservazioni, dare il proprio contributo migliorativo a un Piano di Governo del Territorio altrimenti portato a stimolare la densificazione urbana, incoraggiare la cementificazione della città, facilitare la costruzione di edifici dalle volumetrie e altezze spropositate, ridurre il verde e delegare il governo del territorio all’inziativa edificatoria privata a scapito dello sviluppo organico della città e del corretto dimensionamento dei servizi.
Il Comitato Botticelli si è costituito nel dicembre 2008 dalla mobilitazione dei cittadini che si oppongono al progetto di costruzione di una “residenza per studenti” con 15 piani, circa 600 unità abitative e un indice volumetrico altissimo al posto dell’Istituto Rizzoli di via Botticelli 19, nel cuore di Città Studi.
Le osservazioni al PGT presentate dal Comitato Botticelli affrontano una molteplicità di tematiche: fra i temi trattati, e le modifiche al PGT richieste, citiamo:
· Considerare Città Studi come insieme urbano unitario attribuendovi una sensibilità paesistica alta per preservarne i valori storico-tipologici e urbanistico-ambientali.
· Ridurre la capacità insediativa di PGT rapportando gli incrementi insediativi a previsioni plausibili di espansione demografica.
· Dare una regia pubblica agli interventi edificatori, perché con l’eliminazione degli azzonamenti e l’introduzione del mix funzionale libero il reale governo del territorio sarebbe affidato all’iniziativa privata. È invece necessaria una forte e trasparente regia pubblica che garantisca uno sviluppo organico, equilibrato e coerente della città e che non sia indotto esclusivamente dalle esigenze del mercato immobiliare.
· Eliminare l’attribuzione dell’indice di utilizzazione territoriale di 0,15 mq/mq alle aree del Parco Agricolo Sud Milano per non generare volumetrie immense che avrebbero pesanti ricadute sul tessuto della città.
· Salvaguardare le aree del Parco Agricolo Sud Milano, escludendole dall’applicazione di indici di utilizzazione territoriale.
· Definire, pianificare e individuare i servizi per la collettività sulla base di un’attenta ricognizione dei fabbisogni e delle carenze rilevati in ciascun ambito urbano.
· Commisurare l’importo di monetizzazione delle aree per servizi al reale utile dell’operazione immobiliare e all’effettivo costo di acquisizione delle aree e non ai valori minimi di esproprio.
· Eliminare le previsioni insediative previste dal PGT nell’area Forlanini e mantenere per tale area l’uso agricolo e a parco pubblico urbano.
· Verificare i flussi di traffico esistenti e quelli generati dalle nuove previsioni insediative e accertare preventivamente la compatibilità degli interventi insediativi proposti con i corretti standard di mobilità e con imprescindibili livelli di sicurezza della circolazione.
· Contrastare il fenomeno della realizzazione di nuovi edifici all’interno dei cortili nei tessuti urbani a cortina, perché tali interventi, di natura prettamente speculativa, hanno comportato danni significativi alla qualità della vita degli abitanti degli edifici circostanti.
· Stabilire che le opere a scomputo totale o parziale del contributo relativo agli oneri di urbanizzazione vadano a diretto beneficio della zona interessata dall’intervento edificatorio, salvo motivate esigenze da esplicitare. Gli interventi insediativi, con il carico di fabbisogno di servizi da cui sono sempre accompagnati, devono infatti offrire in loco il soddisfacimento di tale fabbisogno e garantire nella zona i benefici connessi alla realizzazione dei servizi.
· Escludere la superficie del verde di mitigazione dal conteggio per il dimensionamento dei servizi relativi al verde urbano, perché le aree di mitigazione non dispongono di caratteristiche dimensionali tali da poterle annoverare tra le aree verdi fruibili dai cittadini.
Certi di avere dato un contributo positivo e costruttivo al dibattito sul Piano di Governo del Territorio, auspichiamo che i Consiglieri condividano le nostre osservazioni sostenendone le istanze in sede di discussione in Consiglio Comunale.
Distinti saluti,
Margherita Franchetti
per il direttivo del Comitato Botticelli
comitatobotticelli@gmail.com