Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_novembre_9/boeri-piste-ciclabili-1804133062828.shtml
Onida: «costi trasparenti per le primarie. Io ho speso 196mila euro»
In Buenos Aires, la pista ciclabile di Boeri: «Bici, bus e pedoni per cambiare la città»
Il candidato stende strisce adesive in corso Buenos Aires. La polemica: «Sacerdoti si sottrae al patto tra candidati»
MILANO - «È una vergogna che in uno dei primi cinque viali commerciali d’Europa come Corso Buenos Aires, non ci sia una pista ciclabile. La Giunta Moratti ha investito nella pavimentazione della città, dimenticandosi però di costruire piste ciclabili e di alberare le strade». A pochi giorni dalle primarie, il candidato sindaco Stefano Boeri ha affrontato martedì, in una conferenza stampa in Porta Venezia, il tema della mobilità e dell’ambiente. Boeri ha voluto mostrare quanto sia facile realizzare delle piste ciclabili a Milano stendendo con le proprie mani delle strisce adesive che simulassero una vera pista ciclabile. «La percentuale di percorsi per le biciclette nel capoluogo lombardo è ridicola rispetto al resto d’Europa», ha aggiunto il candidato sindaco, sostenuto dal Presidente di Ambiente Italia, Maria Berrini: «A Milano sono presenti solo 80 km di percorsi ciclabili e quelli esistenti sono per giunta pericolosi. Torino, una città più piccola di Milano, ne ha ben 150; per non parlare di città come Vienna, Monaco o Berlino che vanno dai 300 ai 500 km».
CAPITALE DELLA BICICLETTA - L’obiettivo è far diventare Milano la capitale italiana della bicicletta, dotandola di percorsi e interscambi su tutto il territorio. Esistono però altre proposte da realizzare urgentemente: «E' necessario ridurre il traffico automobilistico, realizzando parcheggi d’interscambio vicino alle tangenziali; in questo modo si ridurrebbe in maniera drastica l’ingresso delle macchine in città», ha sostenuto lo stesso Boeri. Nelle intenzioni del candidato sindaco l’incremento delle corsie preferenziali per i mezzi pubblici, in modo da dissuadere i cittadini e i lavoratori provenienti da altre città, ad utilizzare il mezzo privato. Biciclette, pedoni e mezzi pubblici sono dunque i perni su cui, l’architetto, vorrebbe incentrare la «trasformazione» di Milano, rinnovandola completamente. Il consigliere comunale dei Verdi Enrico Fedrighini, intervenuto alla conferenza stampa a sostegno della candidatura di Boeri, ha inoltre sottolineato l’importanza di seguire, in determinati periodi dell’anno, delle semplici misure in grado di contrastare l’emergenza smog: ecopass per tutti i veicoli, riduzione della velocità da 50km/h a 30 in città per le automobili, e da 90 a 70km/h sulle tangenziali, nonché l’abbassamento del riscaldamento da 20 gradi a 18-19 negli uffici pubblici.
SACERDOTI SI SOTTRAE AL PATTO - In merito alle dichiarazioni del Candidato alle Primarie Michele Sacerdoti che annuncia il ritiro a vita privata in caso di vittoria di Boeri, Caterina Sarfatti, Presidente del Comitato Boeri, dichiara: «E’ un vero peccato che un candidato intraprendente come Michele Sacerdoti si sottragga alla sfida più importante delle primarie, quella del patto tra i candidati, della costruzione di un progetto di centrosinistra collettivo e condiviso. Un progetto che per essere in grado di battere l’attuale giunta di centrodestra deve essere di unità. Credo che una candidatura contro, come l’ha definita lo stesso Sacerdoti, sia in contraddizione con lo spirito e il senso stesso delle primarie, ma quello che più spiace, essa rappresenta quel modo fallimentare di fare politica che ha spesso relegato il centrosinistra in una posizione da mero spettatore. Chiedo perciò agli altri due candidati, Giuliano Pisapia e Valerio Onida, di prendere posizione al riguardo».
SPESE ELETTORALI - Un invito a tutti i candidati giunge anche da Valerio Onida, che chiede ai competitors di rendere nota la spesa da ciascuno sostenuta per la campagna elettorale. L'ex presidente della Corte Costituzionale, che ha rivelato di aver speso 196 mila euro fino all'8 novembre, ha aggiunto: «All'inizio della campagna elettorale il Comitato per le Primarie ha definito un regolamento che imponeva ai candidati un criterio di sobrietà, raccomandazione quanto mai opportuna visto anche il difficile momento che sta attraversando il nostro paese, sul piano economico e sul piano morale». «In Francia il controllo sulle spese in campagna elettorale è così rigoroso da portare all'ineleggibilitá dei candidati che sforano i tetti condivisi e sottoscritti. Il rinnovamento della politica passa da comportamenti coerenti e rispettosi delle regole», ha concluso Onida.