Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_ottobre_29/referendum-ambiente-raggiunto-quorum-firme-ecopass-1804052820287.shtml
L'iniziativa di Milanosimuove. «Continua comunque la raccolta di adesioni»
Ambiente, raggiunto il quorum
per i referendum: 15 mila firme
Il comitato organizzatore: abbiniamo il voto alle Comunali. Moduli controllati uno per uno
MILANO - Quota raggiunta. Milanosimuove ha raccolto le 15mila firme necessarie per indire i cinque referendum sull'ambiente. La conferma arriva da una mail interna al gruppo referendario: «Siamo arrivati a 15.001 firme». Ma ancora nessuno del comitato promotore canta vittoria perché prima si vogliono verificare i moduli di adesione uno per uno e controllarne l'autenticità. Per questo motivo, i banchetti andranno avanti fino al 6 novembre in modo da garantire una quota di riserva: l'obiettivo è arrivare a 18mila firme entro la fine di questo week end. Da qui l'invito dei promotori: «Chiediamo ai milanesi - dicono Marco Cappato, Edoardo Croci ed Enrico Fedrighini - di partecipare agli eventi e di essere presenti ai tavoli di raccolta firme per il grande rush finale».
Dunque, i milanesi voteranno. Ma superata la prima difficoltà, adesso se ne presenta un'altra. Quando si andrà a votare? La logica dice che una data utile c'è già, anche se non è ancora stata fissata ufficialmente: il giorno delle elezioni comunali per il nuovo sindaco (si parla dei primi di maggio). Ma per poter accorpare referendum ed elezioni è necessario modificare il Regolamento per l'attuazione dei diritti di partecipazione popolare. È esattamente quello che chiede uno dei propositori dei quesiti referendari, il consigliere comunale Verde, Fedrighini: «Referendum significa partecipazione. E il dovere di un amministratore comunale è agevolare la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica. Quindi il primo passo da fare è garantire una modifica dell'articolo 18 del Regolamento che consenta di svolgere contestualmente referendum cittadini ed elezioni amministrative».
Non sarà semplice. Per modificare il Regolamento ci vuole la maggioranza dell'aula e una buona fetta del centrodestra ha già fatto capire che non muoverà un dito per favorire i referendari. Si è visto con la questione delle firme. Alla richiesta di autorizzare i funzionari del Comune a lavorare oltre l'orario d'ufficio per autenticare le firme, la risposta è stata picche. Difficile, quindi che il Pdl dia via libera. Ma è anche vero che sui cinque quesiti si è formato uno schieramento trasversale che va dal centrosinistra a Fli passando per pezzi del Pdl. E se la richiesta di modifica dovesse arrivare in aula potrebbe esserci qualche sorpresa. In ogni caso, qualunque sia la data, il risultato è positivo: «La raccolta delle firme per il referendum - attacca il presidente del comitato promotore, Croci - ha veramente creato un movimento civico che parte dal basso e che dimostra la volontà di adottare misure incisive per rendere la citta più vivibile».
Maurizio Giannattasio
29 ottobre 2010