Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/caso_del_giorno/10_ottobre_14/caso-1703948144161.shtml
dalla parte del cittadino
L’Expo e i referendum «verdi»
Ritrovare la voglia di partecipare
G
entile dottoressa Bossi Fedrigotti, negli ultimi anni ho visitato diverse città, non solo in Europa, che hanno ospitato o si apprestano ad ospitare grandi eventi internazionali, come l'Expo e le Olimpiadi. Per tutte l'evento ha assunto il ruolo di catalizzatore di investimenti innovativi per una trasformazione urbana che mette al centro la vivibilità. In tutte i cittadini si sono sentiti orgogliosi di partecipare a questo processo collettivo rivolto al futuro. A Milano gli scontri sulla «valorizzazione immobiliare» del sito Expo, così lontani dagli interessi dei cittadini, rischiano di compromettere questa tensione ideale. Con un gruppo di cittadini stiamo promuovendo una raccolta di firme per cinque referendum consultivi, secondo le regole previste dallo statuto del Comune, che nel loro complesso identificano una visione di sviluppo della città più attenta all'ambiente e alla qualità della vita. Si propone, tra l'altro, di dimezzare il traffico e le emissioni, raddoppiare il verde, dare spazio a pedoni e biciclette, utilizzare energia pulita, riscoprire parte dei Navigli, cogliendo appieno l'opportunità Expo (i quesiti sono su www.milanosimuove.it). Perché i referendum vengano indetti ci vogliono 15 mila firme. Siamo a metà dell'opera. Il prossimo weekend abbiamo bisogno di attivare almeno cento punti di raccolta in tutta la città. Stiamo cercando cinquecento volontari che dedichino anche solo tre ore a questa attività «di strada», nell'autentico spirito di un'iniziativa che si fonda sulla partecipazione dei cittadini. Chi vuole dare una mano può telefonare allo 02/39542026 o inviare una mail a referendum.milano@gmail.com. Il cambiamento cammina sulle gambe di ognuno di noi!
Edoardo Croci
Lei ha colto bene l'atmosfera che si respira in città a proposito di Expo: sfiducia, disillusione, quando non irrisione. Ne so qualcosa io, a causa di questa rubrica, dove la manifestazione viene citata a ogni piè sospinto, quasi soltanto, però, con scetticismo, oppure per denunciare magagne milanesi indegne di questo mitico (e mitizzato) appuntamento. Sarebbe, perciò, davvero auspicabile riuscire a modificare il diffuso sentimento comune, risvegliando nei cittadini la speranza, l'attesa e anche l'orgoglio per quanto tutti insieme si riuscirà a fare. Poiché condivido in pieno le intenzioni dei referendum, secondo le quali tra gli obiettivi dell'Expo ci deve essere anche quello di rendere migliore e più vivibile la nostra città, pubblico volentieri il suo appello.
Isabella Bossi Fedrigotti
14 ottobre 2010