Da milano.corriere.it:
L'assessore incontrerà gli abitanti ogni venerdì dalle 15.30 alle 18.30 all'urban center
Urbanistica, in due mesi la nuova Milano. «I cittadini ridisegnano la città»
Masseroli: da oggi scattano i 60 giorni per le osservazioni al Pgt. Ci aspettiamo grande partecipazione
MILANO - Un piano del territorio costruito dai cittadini. L’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli, aveva lanciato la scommessa aprendo l’iter per la definizione del Piano di governo del territorio, approvato il 14 luglio scorso dal consiglio comunale. E il tema della partecipazione torna oggi, con tanto di presentazione in pompa magna alla Triennale, nel momento in cui cominciano i 60 giorni utili per presentare le osservazioni al piano: «Ci aspettiamo il contributo di tutti, non soltanto dei grandi player, degli esperti di settore, degli urbanisti puri» insiste Masseroli. Il modello è quello individuato dal premier britannico David Cameron quando aveva illustrato la propria idea di big society: «Come dice Cameron, dobbiamo cambiare l’approccio verso il governare, perché la gestione dall’alto al basso, con controllo rigido e totale, ha finito con l’indebolire la responsabilità, l’iniziativa locale e l’azione civica». Così, l’assessore dà appuntamento a chiunque voglia intervenire: «Ogni venerdì dalle 15.30 alle 18.30 sarò in urban center. Noi abbiamo costruito una piattaforma di sviluppo, ma ciascuno può, anzi dovrebbe, migliorarla».
Il fulcro del piano, che punta a diventare «un nuovo sistema di welfare», sta nel concetto di perequazione: io ho alcune aree a disposizione in una zona, le metto a disposizione per un servizio pubblico di cui il Comune ha bisogno e trasferisco quei valori immobiliari in un’altra parte della città. Molti hanno gridato alla deregulation, ma Masseroli corregge: «Significa non avere letto il piano e non averlo capito». L’Agenzia degli scambi immobiliari «nasce solo per supportare il processo di spostamento delle volumetrie sostenendo il lavoro dei piccoli immobiliari e delle piccole realtà che altrimenti non sarebbero in grado di farlo». Sarà «una sorta di buono di valore economico e va letta in positivo. Ad esempio, io privato ospito gratuitamente un ufficio di giovani designer in un mio palazzo e in cambio il Comune, riconoscendo l’utilità sociale della proposta, dà al privato la possibilità di avere volumetrie corrispondenti altrove».
Serve però una supervisione. A controllare che ci sia equilibrio nello sviluppo ci sarà una sorta di mappa dei bisogni di ogni quartiere, che il consiglio comunale dovrà votare ogni anno valutando, zona per zona, di quali servizi c’è bisogno. In questo, potranno dare un contributo anche i cittadini: «Ci aspettiamo che anche loro ci segnalino i bisogni dei quartieri in cui vivono». Non solo: «Durante i 60 giorni delle osservazioni, io che sono proprietario di un ufficio, io che vorrei avviare una impresa con miei amici neolaureati, io che possiedo un palazzo con molti appartamenti sfitti, posso andare a capire come potrei trovare nel piano uno strumento che aiuti il mio sviluppo». L’amministrazione sta a guardare: «Ma se c’è qualcuno che vuole costruire un impianto sportivo in una zona in cui ne ho accertato il bisogno, li sostengo con la perequazione».
Altra critica. Si fa un regalo ai costruttori, che hanno aree in zone periferiche e possono perequare venendo a costruire in centro, dove tutto è più redditizio. «È vero che il privato può avere un vantaggio: ma — spiega Masseroli— il senso è proprio di dare un incentivo per avere in cambio servizi anche in periferia». E il verde? Il costruttore può perequare per andare a edificare in un parco? «Assolutamente no. C’è stata una grossa polemica sul futuro del Parco Sud, ma ribadisco che su quelle aree nessuno potrà costruire case. Ricordo anzi che questo vuole essere il piano della riscossa del Parco Sud, 42 milioni di metri quadrati di verde oggi poco accessibili e sconosciuti ai più». Ultimo punto controverso è quello che riguarda l’attrattività di Milano. Il Pgt, infatti, immagina una città in espansione e si prepara ad accogliere nuovi abitanti (si era detto 2milioni, Masseroli non vuole più parlare di numeri). Intanto, però, Milano si sta spopolando: «Ma la nostra sfida è che, con questo piano, si possa volere Milano per scelta decidendo di vivere qui, far crescer qui i figli, sviluppare il proprio business e anche divertirsi». Scegliere Milano? Difficile convincere un giovane che non trova case ad un affitto decente, ad esempio. Masseroli ha la replica anche a questo: «Nel piano c’è una parte consistente che riguarda l’housing sociale, per garantire un’abitazione a giovani coppie, a universitari e altre categorie su cui puntare per far nuovamente crescere la nostra città». Intanto, le osservazioni.
Elisabetta Soglio
14 settembre 2010
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
Piano di Governo del Territorio
PGT: Milano discute del suo futuro
Il Sindaco e l'assessore Masseroli all'assemblea pubblica al Teatro dell'Arte. Moratti: "Preziosa occasione di dialogo per costruire insieme la città di domani". Dopo l'approvazione del Consiglio, il Piano ritorna ai cittadini per nuovi contributi
Milano, 14 settembre 2010 – “Dopo 30 anni Milano si dota di uno strumento di gestione del territorio, di un piano urbanistico con il quale guidare il suo sviluppo futuro. Un futuro volto ad assicurare nuove condizioni di vivibilità e di libertà per i cittadini”. Così il Sindaco Letizia Moratti, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli, ha aperto, al Teatro dell’Arte di viale Alemagna, l’assemblea pubblica sul nuovo Piano di Governo del Territorio.
Un’occasione di dialogo, di confronto concreto, dopo l’adozione del Pgt in Consiglio Comunale, utile a raccogliere le osservazioni dei cittadini prima della sua approvazione definitiva in Aula.
“Oggi siamo qui, insieme a voi, per costruire un strumento, il Pgt, che rifletta realmente i bisogni delle persone – ha dichiarato il Sindaco –. Il nuovo Piano di Governo del Territorio è nato sulla base di un lungo lavoro di ascolto, da sempre aperto al contributo di tutti. Un contributo che, sono certa, lo renderà ancora più capace di rispondere ai bisogni della città”.
“Il piano che abbiamo scritto – ha spiegato l’assessore Masseroli – vuole scatenare l’iniziativa delle comunità e dei singoli attraverso la proposta di un nuovo sistema di welfare. Ci aspettiamo il contributo di tutti. Come ha già detto Cameron nel suo discorso a Liverpool dello scorso luglio: “Dobbiamo cambiare l’approccio verso il governare, perché la gestione dall’alto al basso con controllo rigido e totale, ha finito con l’indebolire la responsabilità, l’iniziativa locale e l’azione civica.” Io sarò a disposizione di chiunque vorrà tutti i venerdì dalle 15.30 alle 18.30 in Urban Center per iniziare ad usarlo insieme e cambiarlo là dove non funzionerà”.
“Insieme – ha concluso Letizia Moratti – abbiamo disegnato una città nel quale costruire non significherà più consumare suolo pubblico ma valorizzare l’esistente, investendo sulla green economy e facendo ricorso all’edilizia sostenibile e a materiali ecologici a basso impatto energetico. Una città più verde, più vivibile, più facile da raggiungere e da percorrere, in cui lo sviluppo immobiliare sarà sempre collegato all’offerta di adeguati servizi e mezzi pubblici. Sapremo rispondere, infatti, al bisogno abitativo a prezzi accessibili attraverso l’housing sociale e ogni abitazione avrà una fermata di metropolitana a non più di 500 metri. Penso, infine, alla rete integrata di trasporto pubblico, già in fase di realizzazione, che equiparerà Milano alle grandi capitali internazionali”.
Da milano.corriere.it:
Per due mesi verranno raccolte le osservazioni dei privati in vista dell'approvazione
Pgt, la parola ora passa ai cittadini. Masseroli: «E' il piano dell'amore»
Più servizi, fermate di metrò in un raggio di 500 metri, housing sociale, asili. La Moratti: basta ostruzionismo
MILANO - Sulla politica urbanistica per il territorio di Milano, la parola passa ai cittadini. Dopo essere stato adottato dal Consiglio comunale lo scorso 14 luglio, il Piano di Governo della città ha affrontato lunedì la prima assemblea pubblica, tenutasi al Teatro dell'Arte, dalla quale dovrebbero cominciare ad arrivare le osservazioni dei privati in vista dell'approvazione definitiva. «Questa è una tappa importante - ha detto il sindaco, Letizia Moratti - perchè inizia la seconda fase del Pgt. Ascolteremo le osservazioni dei cittadini per arrivare all'approvazione entro i termini stabiliti (14 febbraio ndr)». «L'intero percorso - ha aggiunto l'assessore all'Urbanistica, Carlo Masseroli - è partito da una condivisione. Vogliamo che i cittadini ci segnalino eventuali correzioni, ma siamo soprattutto alla ricerca di partecipazione».
IL PIANO. Il Primo cittadino ha illustrato ad architetti, costruttori e rappresentanti delle associazioni, le linee del Piano. Un piano, ha ricordato il sindaco, che nel prossimo trentennio aumenterà il verde per 3 milioni di metri quadrati, raddoppierà il numero delle fermate della metropolitana e incrementerà i servizi per i cittadini: l'obiettivo è di non lasciare nessuno ad abitare a più di 500 metri di distanza dai trasporti pubblici. Il piano prevede anche interventi importanti di housing sociale - ha concluso la Moratti - e servizi, come asili e palestre, non dovranno distare più di 10 minuti dalle case dei cittadini».
«Questo non è un semplice piano urbanistico - le ha fatto eco l'assessore all'Urbanista Carlo Masseroli - questo è un piano di welfare urbano». Un progetto che l'assessore ha definito «il Piano dell'amore». Le proposte, ha spiegato, «dovranno essere approvate entro il 14 febbraio 2011, dal Consiglio comunale di Milano, una data che coincide con la festa degli innamorati e i milanesi hanno l'opportunitá di dimostrare il proprio amore per la città».
I COMMENTI DEI PRIVATI. I privati - dai quali ci si attende diano «consistenza al piano», come spiegato da Masseroli - vanno «dalle associazioni di volontariato agli imprenditori». L'auspicio, espresso dalla Moratti, è che i cittadini «raccolgano questa opportunità perchè - ha spiegato - la città è grande e non è facile arrivare a cogliere tutte le esigenze. Qualsiasi suggerimento che arrivi da chi vive la strada e i quartieri per noi è preziosissimo. Sarà poi nostra responsabilità arrivare a una sintesi ma il nostro intento è metterci in ascolto della città».
«BASTA OSTRUZIONISMO». Sul fronte politico, il sindaco ha avuto qualcosa da dire all'opposizione che, ha fatto notare, «ha lavorato per alcuni mesi in maniera collaborativa, per altri creando un vero e proprio ostruzionismo. Non credo che questo sia nell'interesse della città. Mi auguro che l'opposizione dimostri amore per la città, portando avanti proposte positive e non azioni ostruzionistiche». Netto il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino: «grazie al nostro ostruzionismo il Pgt è stato radicalmente migliorato e senza ostruzionismo non avremmo ora, ad esempio, 30mila alloggi di housing sociale. Continueremo così se la giunta andrà avanti in maniera arrogante». Al centro delle richieste dell'opposizione delle «regole certe» che secondo Majorino non sono garantite dalla perequazione la quale, invece, rischierebbe di provocare «un'indistinta colata di cemento». Per supportare la popolazione in questa fase, il gruppo consiliare del Pd metterà a disposizione uno sportello dove offrire indicazioni per la presentazione delle osservazioni.
LE CRITICHE DI LEGAMBIENTE. Critiche in merito al Pgt arrivano da Legambiente: «Ci sono buone ragioni per essere critici sulle buone intenzioni dichiarate dall'assessore Masseroli, che lo descrive come un piano che riduce il consumo di suolo». «Per fermare l'avanzata del cemento sugli scampoli di verde intorno e dentro la città infatti bisognerà aspettare ancora a lungo - sottolineano gli ambientalisti -: nelle previsioni urbanistiche sul futuro prossimo di Milano ci stanno milioni di metri quadri di campi urbanizzati, per l'esattezza si tratta di almeno 4 milioni di mq, di aree verdi che diventano città. Si tratta di una mezza dozzina di "ambiti di trasformazione urbana" previsti dal Pgt, ma anche di aree che non appaiono nel nuovo Piano ma la cui sorte urbanistica è segnata: uno per tutti, il progetto Cerba, che da solo interesserà circa 620mila mq, oggi agricoli, e su cui il Piano di Governo del Territorio di Masseroli si limita (e non poteva essere altrimenti) a fare il passacarte degli accordi a suo tempo siglati». «Accogliamo costruttivamente la sfida di una città più densa - dichiara Damiano Di Simine, Presidente di Legambiente Lombardia - ma vorremmo che questo obiettivo venisse raggiunto riutilizzando i troppi appartamenti e uffici sfitti e anche con coraggiosi programmi di sostituzione edilizia e rinnovamento urbano, non certo costruendo nuove propaggini urbane di una città già troppo tentacolare».
Redazione online
14 settembre 2010