Ho letto con attenzione quanto il Sen. Fiorello Cortiana ha segnalato.
Da quattro sono consigliere di zona 6 e con qualche difficoltà mi ritrovo nella descrizione che viene fatta dei consiglieri circoscrizionali. Ma non scrivo per rivendicare posizioni, ruoli o differenze rispetto ad altri miei colleghi.
Scrivo invece per chiedere al Sen. Fiorello Cortiana perchè non si possa invertire il metodo che egli usa nel descrivere i consigli di zona milanesi: invece di partire da quello che non sono, partiamo e aiutiamoci a cercare di farli diventare ciò che dovrebbero essere, ovvero quel luogo di prossimità delle istituzioni rispetto ai cittadini, una porta per gli abitanti della zona di facile accesso ai servizi erogati dal Comune. Io credo che per questo valga la pena battagliare e, anche, investire del tempo. Il gettone è l'ultimo dei (miei) problemi: è la difficoltà (per non dire impossibilità) di incidere positivamente e concretamente sulla realtà del mio quartiere che è frustrante. In tempi non lontani, miei attuali colleghi hanno lavorato gratis (!) per il consiglio di zona, spinti solo dalla passione di far politica seriamente, partendo dal basso.
Se il provvedimento del Governo che ha tagliato il nostro gettone serve a farci riscoprire la passione per la politica, ben venga, anche per questo, il taglio del gettone.
Ma non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca: chiudere i consigli di zona significa allontanare ancora di più la politica dalla gente. E di questo allontamento, nessuno può avvantaggiarsi: ci perdono tutti, cittadini compresi.
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