Non sono abituato a comunicare attraverso i blog, ma il suo tema ed i commenti di risposta mi interessano e vorrei contribuire.
Aggiungo qui in stile telegrafico i miei commenti
- Informarsi oggi a Milano sullo stato dei progetti in discussione o sviluppo mi sembra molto difficile. Esiste una presentazione organica del comune di questi progetti? Per esempio vedo che ci sono piani in esecuzione in corso Buenos Aires, ma c’è un sito che consenta di vedere il progetto esecutivo? Avendo lavorato qualche tempo in Inghilterra ho visto che lì hanno la sana abitudine di incollare a mo’ di manifesti nella zona dei lavori il piano previsto ed il numero telefonico a disposizione del pubblico per raccogliere commenti… Lo proponiamo anche a Milano, o abbiamo in essere soluzioni ancora migliori?
- Le 5 occasioni mancate che lei enuncia avranno certamente una storia alle spalle. È possibile rintracciarle e/o chiedere all’amministrazione spiegazioni? Credo che l’amministrazione non neghi delle risposte significative. Sbaglio?
- Avendo letto il primo commento di Geremia ero assolutamente d’accordo con lui. Quindi mi sembrava interessante la proposta di Mario Sartori circa la possibilità di accedere a mappe on line che consentono di tracciare direttamente le proprie proposte di percorso. Non ho quindi capito la rapida retromarcia con una richiesta invece di finanziamenti comunali, certo non agibile attraverso un blog. Possiamo chiedere a Sartori di dare seguito alla sua offerta? Sono sicuro che sarà gradita a molti.
- Giuliano Gavazzi indica una differenza concettuale fra piste ciclabili e corsie riservate alla bici. Estremamente interessante. Sono convinto che se esiste effettivamente nel codice della strada questa differenziazione sarebbe molto interessante approfondirla e trovo convincenti le osservazioni del Gavazzi sulla migliore agibilità delle corsie rispetto alle piste.
- Fiammetta Nosenzo si dichiara favorevole agli spostamenti in bicicletta in città a cui però dice di rinunciare per la pericolosità nel traffico. Chiede soluzioni per un uso più pratico ed economico del taxi. Sappiamo che questa ipotesi è molto complessa perché va a ledere gli interessi dei tassisti… Si va nella politica pura… Risponderei invece alla Nosenzo che ho notato che la bici gialla è più rispettata della bici privata nel traffico, forse perché più visibile. Mi sembra quindi un peccato che la Nosenzo non provi ad usarla. Io mi trovo benissimo proprio per fare piccoli percorsi che col taxi finiscono per essere abbastanza più lunghi ed estremamente più costosi.
- Concluderei con questa considerazione: la forza politica di un gruppo sta nelle sue dimensioni. L’aumento del numero dei ciclisti per effetto del Bike Sharing è un importante passaggio verso un maggior potere della categoria. Rallegriamocene ed incoraggiamo un buon incremento dell’uso della bici con mezzo privato o bike sharing. Se i numeri aumentano in modo significativo anche il comune sarà costretto a passare ai fatti ed a migliorare le condizioni di transito delle bici su tutte le strade comunali.
- Sono a disposizione per collaborare a favorire questa evoluzione.