Da milano.corriere.it:
Intervista - «Problemi causati da eredità problematiche. Il piano era necessario»
Il Comune su cantieri e ritardi
«Realizzati cinquanta parcheggi»
L’assessore Simini: ma entro un anno chiudiamo con piazza XXV Aprile
Assessore Bruno Simini, XXV Aprile, Gavirate, Ampère, Novelli e via di seguito. Ritardi nella costruzione dei parcheggi e disagi per i residenti. Che risponde il Comune?
«Una premessa: in 50 mesi di governo Moratti abbiamo aperto 50 parcheggi. Poi parliamo anche di quei 5 o 6 che hanno costituito dei problemi».
Di chi è la colpa?
«Sono delle eredità problematiche. Ma alcune sono state risolte come piazza Meda e la Darsena».
Piazza Meda con un ritardo di tre anni...
«Erano situazioni di stallo vero e proprio. Ora, tutte quante hanno ripreso la corsa e finiranno in una data stabilita. Si può fare poco per recuperare il tempo perso, ma quello che questa amministrazione doveva decidere l’ha deciso. Le criticità si contano sul palmo di una mano. Silenziosamente questa giunta ha consegnato, da quando ha vinto le elezioni, un parcheggio al mese: 50 in tutto».
Largo Gavirate?
«Gavirate si è fermato per via di due ricorsi. Entrambi bocciati. Anche i vigili del fuoco avevano dato un parere favorevole. Si è solo perso del tempo e sicuramente non per cause imputabili al Comune».
L’autosilo di via Ampére?
«Sono stati rilevati dei danni alle case intorno. È stata aperta un’inchiesta. Noi abbiamo fatto mettere il cantiere in sicurezza, abbiamo chiesto di rifare il progetto, l’abbiamo validato e verrà completato a dicembre»
Altra storia infinita: il cantiere di XXV Aprile.
«Anche questo parcheggio era in una situazione di stallo completo. L’abbiamo ripreso in mano, abbiamo definito il progetto. Poi è fallito uno dei tre soci che stava lavorando al cantiere. Adesso i lavori vanno avanti e come è stato stabilito, termineranno entro l’estate dell’anno prossimo».
E la situazione incredibile di piazza Novelli, con la «scoperta » che sotto la piazza passava l’eletrodotto di Terna?
«È andata così, ma adesso il cantiere è al lavoro».
Voi avete ereditato il piano parcheggi dal precedente sindaco Albertini. Ma secondo lei era proprio necessario?
«Il piano parcheggi era necessario perché c’era una carenza enorme di posti auto ed è stato concepito in modo moderno perché lo si è fatto a costo zero per l’amministrazione. Il valore complessivo del piano è di 800 milioni di euro, risorse che il Comune non avrebbe mai potuto reperire. Quindi l’idea di utilizzare gli investimenti privati è stata giusta. Ma...».
Ma?
«Non c’era un sistema delle regole generale. Ogni parcheggio era una situazione diversa, ogni parcheggio aveva le sue regole».
Oggi?
«Abbiamo riscritto le regole sulla base dell’esperienza. Che valgono per tutti. E molte delle situazioni che hanno provocato ritardi non potranno più capitare. A partire dai tiranti. Prima il permesso ai condomini lo chiedevi dopo l’approvazione del progetto. E se la risposta era no dovevi riscrivere il progetto a cantiere già aperto. Adesso, il permesso lo devi chiedere prima».
Maurizio Giannattasio
26 luglio 2010