Egr. Dott.ssa Guarini
se ha avuto modo di leggere i miei precedenti contributi, Le ho dimostrato , citandole i molti parcheggi eseguiti dai condomìni privati a Milano, che quella parte della Legge (art.9) e' invece una ottima opportunita' da cogliere e sviluppare pero' con correttezza, competenza e professionalita'.
La invito a riflettere che lo spazio urbano e' uno spazio finito sul quale convergono piu' funzioni diverse e che se non ci impegniamo a liberare tale spazio dall'ingombro delle auto in sosta parassitaria non potremo in alcun modo fare spazio a funzioni piu' virtuose (corsie preferenziali per i mezzi pubblici e piste ciclabili e verde e aree di aggregazione e nuove forme di decoro urbano e...).
La invito a riflettere che se il paradigma "salviamo Piazzale Lavater" per certi versi condivisibile, fosse adottato dai vicini residenti di Via Eustachi, Via Castelmorrone, Via Bronzetti pretendendo che gli spazi sotto gli alberi , classificati come verde urbano, vengano liberati dalle migliaia di auto in sosta "tollerata", si arriverebbe alla paralisi.
I parcheggi interrati per le auto dei residenti, progettati e realizzati nei giusti modi, sono una necessita' imprescindibile ed improrogabile.
A meno che Lei voglia proporre una alternativa: vietare l'acquisto delle auto private senza che siano dotate di relativo posto auto regolare e/o tassare l'occupazione di suolo pubblico che dette auto generano e/o multare tutte le auto in sosta tollerata, ogni ora, ogni giorno dell'anno.
Qualcosa bisogna pur fare, non crede?
La saluto cordialmente e La ringrazio per il Suo contributo alla discussione.
Gabriele Anotonio Mariani