Renato Mannheimer ha effettuato un sondaggio su richiesta di ChiamaMilano sul parere dei milanesi sul PGT e lo ha presentato in conferenza stampa il 7 luglio.
Sono state intervistate per telefono 800 persone, campione rappresentativo di tutti gli abitanti di Milano, tra il 25 e il 28 giugno.
Solo il 38% dei milanesi ha sentito parlare del PGT mentre il 62% non ne sa nulla, questo vuol dire che la consultazione del pubblico prevista dalla Valutazione Ambientale Strategica e l’informazione da parte del Comune e della stampa è stata assolutamente insufficiente. D’altra parte è noto che il Comune ha speso pochissimo per effettuare la Vas e i giornali hanno informato molto male la cittadinanza.
Comunque le domande hanno cercato di capire quanto i milanesi condividano alcuni obiettivi del PGT.
L’obiettivo di portare 500.000 nuovi abitanti in città nei prossimi anni non è condiviso dall’80% dei milanesi (57% per nulla, 23% poco) e condiviso da solo il 19% (3% molto, 16% abbastanza).
Il 61% non conosce l’intenzione del Comune di “densificare” la città , il 39 % ne ha sentito parlare.
L’idea di una Milano sviluppata in altezza , con nuovi grattacieli e costruzioni, è respinta dal 79% dei milanesi ed è condivisa da solo il 21% (16% abbastanza, 5% molto).
Il sistema della perequazione, che dà un indice di edificabilità alle aree agricole del parco sud e consente di trasferirlo in zone già urbanizzate, non è condiviso dalla maggior parte dei cittadini (condiviso dal 23% e non condiviso dal 68%).
I milanesi ritengono che con questo sistema si rischia di avere una città più congestionata e inquinata (75%), che si avvantaggiano i soliti speculatori e i grandi immobiliaristi (74%), che con la scusa di salvare le aree agricole si aumenta la cementificazione della città (68%) mentre il 51% ritiene che non sia giusto che i proprietari dei terreni agricoli possano trarre vantaggio economico dalle loro aree e cederle per poter costruire da altre parti (solo il 42% ritiene che sia giusto).
La scomparsa delle destinazioni di residenza o uffici o commerciale o industriale non è condivisa dal 71% dei milanesi e condivisa solo dal 21%.
La maggioranza dei cittadini è contraria ad un ruolo solo marginale dell’amministrazione comunale nell’edificazione dei servizi ai cittadini (74%) ed appare evidente la richiesta di una gestione della città da parte delle istituzioni. Solo il 23% ritiene che non hanno senso limitazioni e controlli delle istituzioni pubbliche e che bisogna lasciare la crescita di una città al libero mercato.
Questo sondaggio indica la distanza enorme che c'è tra il consiglio comunale e i milanesi e sconfessa le dichiarazioni dell’assessore Masseroli sulla condivisione del PGT da parte della città, con pochissima opposizione.
Anche se la maggiore opposizione viene dagli elettori di centro-sinistra, la condivisione da parte del centro-destra è sempre sotto il 35%.
Una chiara posizione del centro-sinistra contro il PGT ed una divulgazione dei suoi contenuti negativi è quindi in grado di far vincere le prossime elezioni comunali, spostando voti dal centro-destra al centro-sinistra. Finora l’opposizione non ha capito la città e sta perdendo un’occasione preziosa per battere la destra. La politica di “opposizione responsabile nell’interesse della città” non rende.