Buonasera a tutti.
Ho colto l'invito lanciato dalla Sig.ra Brambilla sul forum del Corriere in risposta ad un mio piuttosto polemico thread, per aggiornarmi sulla "interessante discussione" sul PGT.
Vi illustro cosa ho trovato leggendo i post da "semplice cittadino" fortunatamente residente all'estero.
Una buona metà dei post è assolutamente incomprensibile per la gran parte dei "cittadini medi". Quando si parla di 0,15mq/mq si usano termini tecnici che la gran parte dei cittadini non può capire e si vanifica in tal modo l'efficacia dei messaggi.
L'apoteosi si tocca con la frase: " Riduzione degli indici edificatori/coefficienti di densificazione di oltre 500mila mq di S.l.p. negli ATU". Non me ne voglia, Sig. Natalicchio, ma l'obiettivo è informare, stilare una tesi di laurea in urbanistica o fare un semplice "rilancio d'agenzia" dell'ennesimo criptico regolamento stilato in tecnico-politichese stretto? Se, come auspico, l'obiettivo originale era informare...beh, le posso garantire che siamo ben lontani dal raggiungimento.
Il risultato? Da circa una settimana l'argomento si è trasformato in un'allegra chat fra i Sigg.ri Fedrighini, Sacerdoti e Natalicchio che, probabilmente avrebbe potuto essere tranqullamente oggetto di un "giro di flute" al bar.
L'unica cosa che appare chiara dalla discussione è il fatto che, mentre le "opposizioni" si alambiccano chiedendosi se sia meglio il "meno peggio" oppure il "pugno di ferro", i professionisti del cemento lavorano alacremente lanciando il "telethon del PGT" per far approvare una cosa che tutto è tranne nell'interesse dei cittadini.
E la cosa bella è che ne vanno pure orgogliosi rivendendo in conferenza stampa la "25 ore" come un grande sforzo della politica nell'interesse dei cittadini (da qui il mio thread polemico sul sito del corriere).
Detto questo, e le garantisco Sig. Fedrighini che non sono un "coraggioso da salotto", resta immutato il fatto che, a parte qualche decimale di mq/mq in più o in meno e le astruse regole del reinvestimento delle plusvalenze dei terreni (chissà quanti trucchi esistono per far scomparire plusvalenze?), quello che sembra essere il peggior piano regolatore (sono vecchio e per me sempre piano regolatore è) della storia si avvia all'approvazione con poche modifiche (meno peggio) e molti interessi in campo.
E ora arrivo alle mie domande (già postate in risposta alla Sig.ra Brambilla), nelle quali non troverete neanche un mq/mq o un ATU, ma solo dubbi che ogni normale cittadino ha nella mente e ai quali mai nessuno risponde. Domande che sarebbe anche tanto bello veder poste direttamente agli interessati da mezzi di informazione, mail, interviste o (orrore!) durante le rutilanti conferenze stampa di presentazione di qualche progetto neverending tanto di moda negli ultimi anni.
1. Si continua a parlare di speculazione edilizia. Comprensibile nel momento in cui compro terreni agricoli a 1 e me li ritrovo edificabili a 1000 (magari distribuendo qualche "aiutino"). Ma se i cittadini da milano se ne stanno andando e una bella fetta di immobili è vuota, dove sta il vantaggio della speculazione?
2. Se è vero che il problema di milano sono le auto e la carenza di parcheggi, per quale motivo si autorizza il "sopraelevamento" di edifici esistenti già privi di box o posti auto e invece non si obbligano i costruttori a dotare i nuovi immobili di un posto auto per appartamento (leggina semplice semplice senza neanche un numero)?
3. Perchè si usano parole incomprensibili (perequazione) per indicare il fatto che si sta dando mano libera ai costruttori per costruire ovunque, comunque e senza controllo come se giocassero a monopoli?
4. Perchè le concessioni edilizie non devono contenere clausole di costruzione di infrastrutture adeguate alla tipologia di immobile, alla zona e alla densità abitativa? (per le "plusvalenze" maggiori, obbligo di costruire la metropolitana ad esempio).
5. Perchè le costruzioni iniziano il giorno dopo la concessione di edificabilità, mentre le infrastrutture sono sempre in ritardo di lustri (quando non decenni, vedi fermata della metro di assago, tanto per fare un esempio chiaro a tutti)?
6. Per quale motivo nei piani regolatori non sono previste penali e sovrattasse qualora le infrastrutture non siano create PRIMA o in contemporanea alle costruzioni?
7. Per quale motivo le concessioni vanno sempre agli stessi nomi/società?
8. Perchè non si spiega ai politici che la vita reale non funziona come Simcity (un videogame dove basta costruire case per vedere i cittadini elettronici arrivare felici)?
9. Per quale motivo la programmazione delle infrastrutture e dei servizi ai cittadini funziona con un orizzonte temporale di sei mesi e un'affidabilità inferiore al 10% (metro di assago docet), mentre il piano regolatore che cementifica milano e consegna la città ai costruttori privati ha un orizzonte temporale di 30 anni che tutti, misteriosamente, dicono immodificabili per sempre una volta approvati?
10. Per quale motivo le opposizioni si sono svegliate solo ora invitando i cittadini a manifestare contro il piano regolatore? (per la cronaca, una manifestazione di 60 o 200 persone non può dirsi un successo visto che sono meno degli invitati ad un matrimonio medio-grande).
11. Per quale motivo non si sono utilizzati gli strumenti di informazione per informare correttamente i cittadini, esattamente come sono stati utilizzati per magnificare la "25 ore" per distruggere milano?
12. Come mai non si parla mai e chiaramente delle composizioni azionarie e dei cda delle imprese di costruzione con del sano ed obiettivo giornalismo d'inchiesta?
13 Come mai, oltre a combattere la cementificazione selvaggia, non si inizia a lavorare seriamente per rendere la "speculazione" meno redditizia (se non addirittura in perdita)? A me la prima proposta che viene in mente è una supertassa sugli immobili invenduti o sfitti per più di un anno (forse se dovessero pagarci fior di tasse, inizierebbero a svendere o affittare il già costruito invece di cartolarizzare o aspettare tempi migliori mentre continuano a costruire case nate già destinate all'abbandono).
14. Come mai non si chiedono i dettagli ed i piani di come si pensa di attirare 300.000 o 700.000 persone a milano senza servizi, senza infrastrutture, con l'inquinamento e con una qualità della vita molto peggio di qualsiasi paesino di periferia a 15 minuti d'auto da milano?
15. Come mai si costruisce oggi in previsione di un aumento della popolazione fra 5, 10 o 15 anni?
16. Come mai non si stabiliscono dei parametri (tipo abitazioni/abitanti) al di sopra dei quali le concessioni edilizie o le autorizzazioni ad iniziare i lavori vengono automaticamente bloccate?
17. Come mai non si fanno nomi e cognomi degli autori degli scempi del passato e di quelli del futuro?
18. E soprattutto, come mai i mezzi di informazione raramente rispettano il compito molto ben chiarito dal loro nome?
E con questa sono giunto alla fine del post.
Chiedo in anticipo scusa a chiunque si fosse sentito "toccato" di persona e vi saluto cordialmente.
Resto ovviamente a disposizione per rispondere e discutere, qualora ce ne fosse occasione o bisogno.
Alberto