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Inviato da avatar Donatella Cerioli il 02-07-2010 alle 22:26 Leggi/Nascondi

Ancora una nuova associazione: Sìamomilano. Nel commento alla fondazione  di questa nuova ed ennesima associazione si fa riferimento a supposte “enfatizzazioni delle criticità” di Milano; osservate un po’ queste immagini relative a situazioni che si rinnovano anche bi-settimanalmente  in numerosi quartieri della nostra “amata città” e che nessun amministratore che si rispetti ha mai saputo o voluto correggere: nemmeno in Uganda-Burundi o a New Delhi si trovano più simili  scempi! Altro che enfatizzazione! Nulla da eccepire alla buona fede dei fondatori, ma queste associazioni rappresentano un comodo strumento nelle mani dei nostri amministratori atto a gettare fumo negli occhi ai cittadini, distogliendo spesso il loro sguardo da ciò che emerge dalle immagini in oggetto, e che testimonia ancora una volta l’incapacità di chi dovrebbe occuparsi di tali problemi in maniera strutturale: Sindaco ed Assessore alle Attività Produttive, il quale pare, peraltro, concentrato soltanto sullo sviluppo della “movida” e sulla riproposizione della “Milano da bere” (anni 80, che io conosco bene, essendo una ex-ragazza di quegli anni!), come se “ il provincialismo e l’oscurantismo” della città (parole sue) si sconfiggessero soltanto incrementando i locali, dei quali peraltro la stessa città già pullula! Caro Assessore ci vuole ben altro e lei lo sa benissimo! Dalle immagini che qui si mostrano, emerge un quadro medioevale e da “terzo mondo”, che coinvolge innumerevoli quartieri e che stride profondamente con la vocazione di metropoli europea che ci si sforza di cucirle addosso:“siamo” semplicemente e tragicamente ridicoli! E’ mai possibile che nel 2010 non siano previsti luoghi idonei ed adeguati ad ospitare questi giganteschi mercati che si stanno ampliando sempre di più, grazie anche ad una politica di concessione di licenze e di distribuzione degli stessi sul territorio che non tiene conto delle dimensioni dei quartieri  che li ospitano, letteralmente assediati  da centinaia di bancarelle addossate ai palazzi! Risulta così difficile frazionare questi “mostri”  ripartendoli in altri quartieri e garantendo in tal modo la vivibilità anche a quelle zone interessate da questi “mercati storici”? Inoltre si parla tanto di politica urbanistica, ebbene  perché ogni volta che si progetta o si ridisegna un quartiere  (vedi  Isola-Garibaldi ) non viene previsto uno spazio  adatto ad  accogliere gli ambulanti, ma si specula sino all’ultimo centimetro di terreno destinandolo esclusivamente alla cementificazione?

Nel frattempo continuano le “passeggiate strategiche” del Sindaco e dei vari Assessori, nei vari mercati scoperti, destinate soltanto a “lasciare le cose come stanno”, tentando di tacitare le legittime proteste dei cittadini residenti e contribuenti, i quali non ne possono più di tali insostenibili situazioni. A proposito, la campagna elettorale per l’elezione del nostro Sindaco e della sua giunta è gia iniziata e noi, al cospetto di tali scenari, dovremmo ancora votarli?…….. Infine, una piccola precisazione, queste foto si riferiscono a quartieri centrali o semi-centrali della città (Papiniano, Isola, Fauché, Benedetto Marcello, ecc.) e non a periferie degradate ed emarginate come si potrebbe pensare! Altro che Expo e Città della Moda.

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