Buongiorno Lucio
mi permetto di precisare alcune cose che leggo nella tua interessante mail.
I parcheggi interrati sono realizzati a spese del soggetto attuatore e non credo che soldi pubblici vadano a finanziare la formazione di posti auto per residenti. Al contrario, se chi possiede un auto, a proprie spese provvede a trovare per essa posto nel sottosuolo attua nei fatti un comportamento rispettoso per tutti, nel senso che i 12 mq occupati dal suo mezzo privato tornano a disposizione della collettivita', questo vale ovviamente se i progetti di sistemazione del soprassuolo sono ben fatti (e purtroppo cio' non e' la regola ma quasi l'eccezione).
Come in tutte le cose si tratta, a mio avviso, di trovare una giusta posizione di equilibrio fra vari interessi contrapposti: quello dei cittadini che hanno il diritto di non vedersi stravolte piazze e giardini alberati e quello dei cittadini possessori di un auto che a proprie spese ne possono ridurre l'impatto ambientale portandola sottoterra.
Siamo tutti cittadini di questa citta', ognuno portatore di bisogni e di diritti.
Si tratta a mio avviso di mettere ordine fra tutte queste funzioni al di la' di demagogie dell'una e dell'altra parte.
Lo spazio urbano e' di per se uno spazio finito ed incomprimibile che deve accogliere varie funzioni spesso contrastanti, il traffico pubblico e privato, la ciclabilita', il verde.
Si potrebbero dire alcune cose chiare, ad esempio:
Parcheggi a rotazione solo in corrispondenza dei nodi di intersambio delle reti di trasporto pubblico localizzate nella periferia.
Parcheggi per residenti solo a patto che siano un'occasione per migliorare la qualita' urbana e non solo l'ennesima occasione di businness di qualche operatore del settore.
Disincentivazione della seconda auto
Investimenti sul trasporto pubblico e sulle piste ciclabili.
gabriele mariani